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DIRITTO TRIBUTARIO

IMU - Imposta Municipale Propria

L’IMU, acronimo di Imposta Municipale Propria, è un tributo comunale istituito in Italia per il finanziamento dei servizi locali. Introdotta nel 2012 in sostituzione di precedenti imposte, si applica principalmente sugli immobili diversi dall’abitazione principale (ossia la prima casa, con alcune eccezioni).

Chi la deve pagare

L’imposta è dovuta da chiunque sia proprietario di immobili, terreni agricoli o aree fabbricabili, oppure sia titolare di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie. In alcuni casi, anche gli assegnatari di case coniugali a seguito di separazione o divorzio possono essere tenuti al pagamento.

L’IMU non è dovuta sull’abitazione principale (la casa dove si ha la residenza anagrafica e la dimora abituale), tranne nel caso delle abitazioni di lusso. Sono inoltre esenti alcune categorie di immobili, come quelli posseduti da enti pubblici o quelli destinati ad usi particolari (ad esempio immobili storici o artistici, in certe circostanze).

Come si calcola?

Il calcolo si basa principalmente sulla rendita catastale dell’immobile, rivalutata e moltiplicata per specifici coefficienti stabiliti dalla legge. Il valore ottenuto viene poi moltiplicato per l’aliquota deliberata dal Comune in cui si trova l’immobile.

I Comuni stabiliscono periodicamente l’aliquota, entro limiti fissati dalla legge statale. L’aliquota può variare in base alla tipologia di immobile.

Su alcune categorie di immobili possono essere previste delle detrazioni.

Quando si paga?

Si paga in due rate principali: la prima rata (acconto) generalmente entro il 16 giugno e la seconda rata (saldo) entro il 16 dicembre di ogni anno. I contribuenti possono comunque scegliere di pagare l’intero importo in un’unica soluzione entro la scadenza della prima rata.

Come si paga?

Il pagamento si effettua tramite modello F24, presso banche, uffici postali o online attraverso i servizi di home banking. È necessario indicare il codice catastale del Comune, le annualità di riferimento e il codice tributo specifico per la tipologia di immobile.

In caso di mancato o tardivo pagamento dell’imposta, sono previste sanzioni e interessi di mora. È comunque possibile regolarizzare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso, pagando un importo maggiorato a seconda del ritardo accumulato.

 

Residenti all’estero e IRPEF da pagare in Italia

 

L’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è la principale imposta diretta che grava sui redditi delle persone fisiche in Italia.

Secondo la normativa italiana, una persona si considera fiscalmente residente all’estero se vi risiede per più di 183 giorni all’anno.

Regime di tassazione

Per i residenti in Italia sono tassati in Italia su tutti i redditi ovunque prodotti, a meno che non ci siano delle convenzioni con lo Stato estero in cui sono prodotti i redditi.

Per i residenti all’estero sono tassati in Italia solo sui redditi prodotti in Italia.

Pertanto, chi vive stabilmente all’estero e risulta iscritto all’AIRE dovrà pagare l’IRPEF in Italia esclusivamente per i redditi generati nel territorio italiano.

Redditi soggetti a IRPEF per residenti all’estero

I residenti all’estero sono tenuti a dichiarare e pagare l’IRPEF solo sui seguenti redditi di fonte italiana:

· redditi da fabbricati situati in Italia (es. affitti)

· redditi da lavoro dipendente o autonomo svolto in Italia

· redditi di impresa prodotti in Italia

· redditi di capitale e alcuni redditi diversi di fonte italiana

I redditi prodotti all’estero non vanno dichiarati in Italia, ma saranno tassati secondo la legislazione dello Stato di residenza.

Convenzioni contro le doppie imposizioni

L’Italia ha stipulato numerose convenzioni contro la doppia imposizione fiscale con molti Paesi. Queste convenzioni servono ad evitare che uno stesso reddito sia tassato sia dallo Stato di residenza sia dall’Italia. In genere, le convenzioni stabiliscono criteri per determinare dove un reddito deve essere tassato e prevedono meccanismi per evitare la doppia imposizione .

Dichiarazione dei redditi

I residenti all’estero che percepiscono redditi di fonte italiana devono presentare la dichiarazione dei redditi in Italia (Modello Redditi Persone Fisiche), indicando solo i redditi prodotti in Italia. Chi non possiede redditi in Italia non è tenuto a presentare alcuna dichiarazione ai fini IRPEF.